Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone

Il Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone, istituito nel 1995, è situato nel settore centrale dell'alto Appennino bolognese, nei comuni di Camugnano e Castel di Casio. Il parco è caratterizzato da tre bacini artificiali, il lago di Suviana, il lago Brasimone e il lago di Santa Maria, realizzati a scopo idroelettrico nei primi del Novecento. Questi bacini sono alimentati dai torrenti Brasimone e Limentra di Treppio.

La zona è ricoperta da boschi misti di querce, faggete e rimboschimenti di conifere, che rivestono i versanti e le arenarie dei principali rilievi nella parete occidentale della dorsale. La presenza umana diminuita negli ultimi decenni ha favorito l'aumento della fauna selvatica, in particolare dei cervi. Simbolo appunto del Parco è il cervo: verso settembre e ottobre, durante il periodo degli amori, serate dedicate ed escursioni guidate permettono di assistere agli emozionanti duelli vocali tra maschi.

Il parco ospita due borghi molto suggestivi: Bargi e Chiapporato. Bargi è un borgo medievale con resti delle mura di un castello e una chiesa settecentesca. Chiapporato è un borgo abbandonato risalente al XVII secolo, incastonato tra castagneti secolari. Poco distante dall’abitato si trova Palazzo Comelli, raffinato esempio di architettura alto-borghese della montagna, arricchito da una meridiana settecentesca.

Ci sono oltre 130 chilometri di sentieri segnati che attraversano il parco, adatti sia per il trekking a piedi che per il mountain biking. Alcuni itinerari includono "Alla scoperta del Cervo", un percorso frequentato dai cervi, e "Da lago a lago" che collega il Bacino di Suviana al Bacino del Brasimone.

I due bacini principali offrono anche opportunità per attività acquatiche come canottaggio, windsurf e pesca sportiva. Nel territorio protetto si trova il Museo del Bosco del Poranceto, dedicato alla flora dei boschi di montagna.

L'area è attraversata dall'Alta Via dei Parchi, e la sua scarsa frequentazione umana permette di godere di paesaggi suggestivi, gole, radure e boschi, oltre a facilitare l'osservazione di fauna selvatica come caprioli, daini e cinghiali.